Out Of presenta Electra, la maschera smart per sciare
Out Of ha presentato Electra, la prima maschera smart per sciare senza batteria che adatta la luminosità della lente alla luce ambientale in pochi centesimi di secondo. Si tratta di una tecnologia innovativa che potrebbe rivoluzionare il settore sciistico, la stessa azienda si dichiara fiduciosa del fatto che in pochi mesi tutti i pro del settore la useranno.
Electra: come è fatta la maschera per sciare
Electra è composta da una piccola cella fotovoltaica che alimenta un’elettronica proprietaria ed uno speciale film LCD. Il chip lavora in continuazione per modulare la luminosità del film LCD in base alle condizioni di luce. Questa tecnologia permette di superare molte procedure che sono imposte dalle maschere attuali, come il cambio lente o la ricarica delle batterie.
Questa speciale maschera elettronica per sci e snowboard adatta la luminosità della lente in nove centesimi di secondo, è comodamente indossabile sopra agli occhiali e compatibile con il casco. Fabbricata in silicone con una texture progressiva sull’interno del cinturino, è provvista di lente cilindrica che garantisce una protezione UV al 100% e un campo visivo di 215° orizzontali. Nonostante la lente doppia antiappannamento, il peso è di 127g, solo 5 grammi in più di una maschera normale.
Il prezzo della maschera sarà di 429€, ma solo per la prevendita è scontato a 299€. Per la prenotazione è previsto un deposito cauzionale di 99€ come forma di tutela in caso di rinuncia all’ordine. Quando la maschera sarà poi pronta per la consegna, verrà inviata una email per effettuare la parte rimanente del pagamento ed ottenere immediatamente la maschera.
Electra: Out Of spiega i vantaggi
Sciando o facendo snowboard, può capitare di avere un’illuminazione anche venti volte inferiore a quella con pieno Sole. Spesso questa variazione avviene nel giro di millesimi di secondo, mentre l’occhio umano per adattarsi impiega una decina di secondi. In questo lasso di tempo lo sciatore potrebbe aver percorso anche 200m senza vedere correttamente la forma del terreno.
Anche una lente fotocromatica polarizzata non è abbastanza veloce a compensare situazioni simili, ha infatti tempistiche simili o superiori a quelle dell’occhio umano. Electra invece raggiunge una luminosità adeguata alle nuove condizioni in alcuni centesimi di secondo, risparmiando all’occhio l’affaticamento e permettendo di vedere i metri immediatamente successivi al cambio di luce.
Inoltre, una lente fotocromatica rimane parzialmente attivata anche in condizioni di ombra o nuvolo, questo perchè i raggi ultravioletti che attivano il materiale sono presenti, anche se in quantità inferiori, anche in queste condizioni. Questo limite intrinseco della tecnologia fotocromatica fa sì che a volte la lente rimanga troppo scura.
Electra è controllata elettronicamente, quindi ha pieno controllo sui livelli di attivazione rispetto alla luminosità, in condizioni di ombra netta in montagna rimane totalmente disattivata con un trasparenza di circa il 42%, quindi al limite della categoria S1 (che parte dal 44%).
Electra: la campagna di crowdfunding per la maschera smart
Federico Righi il CEO di Out Of, startup innovativa verticale sull’ottica sportiva, ha espresso la propria soddisfazione per la prima campagna di crowdfounding dell’azienda. Dopo aver raggiunto la cifra minima di 80mila nel giro di mezza giornata, è stato superato anche il nuovo obiettivo di raccolta, quasi raddoppiato rispetto a quello iniziale, a 600mila euro.
Il successo del crowdfunding su Mamacrowd permetterà alla startup di destinare almeno il 50% della raccolta per video, ads e iniziative per far diffondere la tecnologia al grande pubblico sui mercati internazionali e farsi conoscere nel mondo sportivo. “Puntiamo anche ai grandi campioni come testimonial” ha detto Righi.
L’altra metà dell’investimento sarà invece mirato al team e allo sviluppo di nuovi prodotti, come ad esempio sui caschi da moto, con l’idea di farli in joint venture con altre aziende. Dovendo confrontarsi con un mercato internazionale, Out Of ha intessuto un network di rapporti con imprese fornitrici in America e in Asia.
Il CEO della startup ha anche parlato dell’evoluzione della tecnologia smart glasses, a pochi giorni dall’annuncio dell’accordo tra Facebook e Luxottica per mettere in produzione gli occhiali intelligenti, esprimendo dubbi sulla fattibilità nell’immediato, ricordando anche il “fallimento” di Google nel settore. Tra le complicanze tecniche evidenziate c’è il fatto che avere scritte dentro la lente che può provocare mal di testa. “Gli smart glasses sono un business molto difficile e per aver una concreta utilità di questi device non può bastare il lavoro di una singola startup” ha concluso.