Le 10 Euristiche di Jakob Nielsen, rappresentano 10 linee guida generali per la progettazione di interfacce digitali (e più in generale di prodotti digitali) usabili e vicine all’utente.
Provengono da una sintesi basata su dei test su oltre 200 euristiche note e permettono a progettisti e imprenditori digitali di effettuare dei test, definiti appunto “analisi euristica”, di app, siti web e portali online con facilità.
Di seguito le 10 euristiche:
1. Visibilità dello stato del sistema. Il sistema dovrebbe sempre mantenere gli utenti informati su ciò che sta succedendo, attraverso feedback appropriati entro un tempo ragionevole. Cioè far capire: dove mi trovo? Dove posso andare? Cosa posso fare?
2. Allineamento tra sistema e realtà. Il sistema dovrebbe parlare la lingua degli utenti, con parole, frasi e concetti a lui familiari, seguendo le convenzioni del mondo reale. Esempio: uso di etichette adeguate, linguaggio adeguato al pubblico target.
3. Dare controllo e libertà di uscita all’utente. Nel caso l’utente compia un errore è bene dotare il sito di “uscite di emergenza” che gli permettano di tornare sulla retta via senza intraprendere un percorso troppo lungo.
4. Coerenza e standard. Gli utenti sono abituati a riconoscere istintivamente determinati elementi e funzionalità del sito. Per questo è buona regola attenersi alle convenzioni e agli standard.
5. Prevenzione dell’errore. Ancora meglio di quelle che abbiamo definito come “uscite di emergenza” è un sistema che impedisce all’utente di compiere un errore. Come? Attraverso link non ambigui, URL leggibili, facilità di orientamento (breadcrumbs) ecc.
6. Riconoscimento piuttosto che memorizzazione. Ridurre al minimo lo sforzo mnemonico dell’utente, rendendo visibili gli oggetti, le azioni e le opzioni. L’utente non dovrebbe dover ricordarsi le informazioni ma le istruzioni su come usare il sistema dovrebbero essere visibili o reperibili con facilità.
7. Flessibilità ed efficienza d’uso. Rendere il sistema funzionale sia per utenti esperti che meno esperti, attraverso l’inserimento di scorciatoie visibili solo ai più esperti.
8. Design minimalista. Non dovrebbero essere presenti informazioni irrilevanti o raramente usate; infatti ogni elemento informativo compete con gli altri e diminuisce la loro visibilità relativa. Esempio: dettagli aggiuntivi posti in una pagina secondaria, contenuti principali posti sopra la prima piega, form di contatto essenziale.
9. Aiutare gli utenti a riconoscere, comprendere e recuperare gli errori. I messaggi di errore devono essere espressi in modo semplice (senza codici) e devono indicare con precisione il problema, suggerendo una soluzione.
10. Aiuto e documentazione. Nonostante sia meglio che l’utente riesca ad usare il sistema senza la necessità di ricorrere ad aiuto, può essere utile fornire una documentazione di riferimento pratica, semplice da ricercare e focalizzata sui compiti degli utenti.