KitMe, il dispositivo che trasforma i suoni in notifiche per sordi
La startup italiana IntendiMe, che ha creato KitMe un dispositivo per i non udenti, ha chiuso un round da 2,3 milioni di euro. IntendiMe, fondata nel 2017, sta migliorando la vita delle persone non udenti e ipoudenti, facendole sentire indipendenti, libere e sicure.
KitMe: come funziona e chi l’ha ideato
KitMe rileva i suoni domestici, li monitora e avvisa l’utente, il tutto tramite sensori di vibrazione uditiva, che vengono inviati direttamente al polso dell’utente sul proprio smartwatch. Ciò consente il rilevamento sonoro in tempo reale e di rimanere vigile su ciò che accade intorno a sè.
I processi per rendere operativo KitMe sono pochi e semplici.
- Si applicano i sensori sulle fonti sonore da rilevare
- Si registrano i sensori nell’app, rinominandoli e personalizzando le notifiche
A questo punto, KitMe, è già pronta per funzionare, infatti appena il sensore rileva la vibrazione sonora dell’oggetto su cui è posizionato, trasmette in tempo reale allo smartwatch in dotazione, quest’ultimo vibra e si illumina, mostrando sul display il nome del sensore che si è attivato.
Il funzionamento è mostrato in questo video, prodotto dalla stessa KitMe.
Inoltre, sono presenti anche altre funzioni motlo utili come una sveglia vibrante integrata nello smartwatch, la possibilità di effettuare chiamate tra smartwatch KitMe e un servizio clienti senza barriere.
La startup è nata nella seconda edizione del ContaminationLab dell’Università di Cagliari. Insieme, Alessandra Farris, Giorgia Ambu, Antonio Pinese e con il supporto di Leonardo Buffetti, ingegnere elettronico sordo sin dalla nascita, hanno ideato il prototipo, che ora è un prodotto completamente formato chiamato KitMe.
Da allora, IntendiMe è cresciuta aggiungendo nuovi manager, favorendo l’assunzione di compagni di squadra sia sordi che udenti. Il finanziamento verrà utilizzato dalla startup per entrare nel mercato, aumentare le attività di ricerca e sviluppo e assumere più membri del team.
Alessandra Farris, CMO e co-fondatrice di IntendiMe, ha commentato:
“Siamo molto soddisfatti di questo traguardo che arriva dopo anni di intenso lavoro, ricerca e prototipazione. Quando si parla di sordità, come ogni altro deficit sensoriale, il terreno è sempre molto delicato: bisogna mettersi completamente nei panni di chi dovrà utilizzare le tecnologie per far si che rispondano il più possibile alle loro reali esigenze. Questo round di investimenti ci aiuterà ad accelerare l’azienda, supportandoci nel migliore dei modi durante la fase di go to market di KitMe, prevista entro la fine dell’anno”.
Nicola Redi, Managing Partner di Venture Factory e partner del fondo VV3TT, ha commentato: “KitMe, la soluzione IntendiMe, dimostra come il nostro sistema universitario sia in grado di valorizzare tecnologie innovative che rispondono a bisogni reali. Intercettare queste tecnologie e supportarle per trasformarle in un prodotto commerciale fa parte delle attività di trasferimento tecnologico del fondo VV3TT”.